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Fed lascia i tassi invariati! Sell Off a Wall Street, Nasdaq -2.30%

La Fed mantiene i tassi stabili a 5,25-5,5% nella riunione del 31 gennaio 2024, aumenta il rischio di recessione!

“Il comitato è consapevole del fatto che un’azione aggressiva per ridurre l’inflazione potrebbe portare a un rallentamento della crescita economica”, ha affermato il presidente della Fed, Jerome Powell. “Tuttavia, il comitato è ancora convinto che sia necessaria un’azione per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%”.

“Il comitato è disposto a tollerare un rallentamento della crescita economica se necessario per riportare l’inflazione al suo obiettivo”, ha affermato Powell.

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La Federal Reserve Indica Possibili Regolazioni nei Tassi, ma Nessuna Riduzione Imminente

La Federal Reserve ha recentemente aggiornato il suo outlook sui tassi di interesse, aprendo la possibilità di riduzioni nei prossimi mesi, ma senza indicare una mossa imminente.

Questa flessibilità è stata annunciata nel comunicato di politica della Fed, che ha evidenziato un miglioramento dell’equilibrio tra gli obiettivi di occupazione e inflazione.

Analizziamo più da vicino le implicazioni di questa modifica e come la banca centrale sta navigando tra la crescita economica e la gestione dell’inflazione.

La Fed ha riferito che i rischi legati all’occupazione e all’inflazione stanno entrando in una fase di miglior equilibrio, indicando la possibilità di “aggiustamenti” nell’intervallo di target dei tassi. Questa svolta segna una posizione più neutrale rispetto alle precedenti referenze a un possibile “rafforzamento della politica,” evidenziando una volontà di flessibilità rispetto ai futuri movimenti dei tassi.

Le Prospettive sulle Riduzioni dei Tassi

Nonostante la flessibilità annunciata, la Fed ha sottolineato che non prevede una riduzione imminente dei tassi.

Il comunicato afferma chiaramente che il comitato non si aspetta di ridurre l’intervallo di target fino a quando non avrà maggiore fiducia che l’inflazione si avvicini sostenibilmente al 2%, questa cautela indica che la banca centrale sta valutando attentamente l’andamento dell’economia prima di prendere decisioni significative sui tassi.

La Fed ha mantenuto stabile il tasso di fondi federali per quattro riunioni politiche consecutive, rispecchiando una cautela nel contesto di una crescita economica più robusta del previsto.

Equilibrio tra Rischio e Cautela

Gli “ufficiali” della Fed si trovano ad affrontare una delibera delicata: da un lato, evitare movimenti repentini che possano compromettere l’economia, e dall’altro, garantire che l’inflazione non acceleri eccessivamente.

La recente diminuzione della crescita dei salari, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro, potrebbe essere un segnale di rallentamento dell’inflazione, ma la Fed rimane prudente, considerando l’andamento variabile dell’economia post-pandemia.

Nonostante le oscillazioni delle aspettative, la Fed sembra orientata a valutare attentamente la situazione prima di prendere decisioni cruciali sui tassi. L’equilibrio tra stimolare l’attività economica e contenere l’inflazione rimane la sfida principale. Gli investitori saranno attenti alle dichiarazioni future della Fed, poiché l’economia continua a evolversi in risposta alle mutevoli dinamiche globali.

La posizione di politica monetaria della Fed è stata oggetto di discussione, con alcuni suggerimenti di una possibile riduzione dei tassi in futuro, la banca centrale mantiene una prudenza cautelativa, considerando attentamente l’andamento dell’inflazione e della crescita economica.

Gli investitori rimangono in attesa di ulteriori indicazioni dalla Fed nelle prossime riunioni.

Analisi di chiusura del Nasdaq di oggi, 31 gennaio 2024

L’indice Nasdaq Composite ha chiuso in ribasso del 1,5% a 17.476,71 punti oggi, 31 gennaio 2024.

Il calo è stato guidato dalla preoccupazione per il rischio di una recessione, che è aumentato in seguito alla pubblicazione dei verbali della riunione della Federal Reserve di ieri.

I verbali hanno indicato che la Fed è disposta a tollerare un rallentamento della crescita economica se necessario per riportare l’inflazione al suo obiettivo del 2%.

Questo ha contribuito a creare un certo nervosismo sui mercati, in quanto indica che la Fed potrebbe essere più aggressiva nel suo percorso di rialzo dei tassi di interesse.

I settori che hanno registrato le peggiori performance oggi sono stati i titoli tecnologici e i titoli ciclici.

I titoli tecnologici sono stati i più colpiti dal timore di una recessione, in quanto sono considerati più sensibili alle condizioni economiche. I titoli ciclici, invece, sono stati colpiti dal timore di un rallentamento della crescita economica.

Nasdaq

I titoli che hanno registrato le migliori performance oggi sono stati i beni rifugio, come l’oro e i titoli di Stato. Questi titoli sono considerati più attrattivi in periodi di incertezza economica.

In conclusione, la chiusura del Nasdaq di oggi è stata negativa, guidata dalla preoccupazione per il rischio di una recessione. Il calo è stato più pronunciato nei titoli tecnologici e ciclici.

I titoli rifugio, invece, hanno registrato le migliori performance.

Le prospettive per il Nasdaq nei prossimi mesi sono incerte. Il rischio di una recessione è un fattore che potrebbe pesare sui mercati azionari, in particolare sui titoli tecnologici. Tuttavia, è anche possibile che la Fed riesca a riportare l’inflazione al suo obiettivo senza innescare una recessione. In questo caso, i mercati azionari potrebbero recuperare terreno.

Analisi di chiusura del Dow Jones di oggi, 31 gennaio 2024

Il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in ribasso dello 0,86% a 38.206,3 punti oggi, 31 gennaio 2024.

I settori che hanno registrato le peggiori performance oggi sono stati i titoli tecnologici e i titoli ciclici. I titoli tecnologici sono stati i più colpiti dal timore di una recessione, in quanto sono considerati più sensibili alle condizioni economiche.

I titoli ciclici, invece, sono stati colpiti dal timore di un rallentamento della crescita economica.

I titoli che hanno registrato le migliori performance oggi sono stati i beni rifugio, come l’oro e i titoli di Stato, considerati più attrattivi in periodi di incertezza economica.

In conclusione, la chiusura del Dow Jones di oggi è stata negativa, guidata dalla preoccupazione per il rischio di una recessione, Il calo è stato più pronunciato nei titoli tecnologici e ciclici. I titoli rifugio, invece, hanno registrato le migliori performance.

Le prospettive per il Dow Jones nei prossimi mesi sono incerte. Il rischio di una recessione è un fattore che potrebbe pesare sui mercati azionari, in particolare sui titoli tecnologici. Tuttavia, è anche possibile che la Fed riesca a riportare l’inflazione al suo obiettivo senza innescare una recessione. In questo caso, i mercati azionari potrebbero recuperare terreno.

Analisi Tecnica di Borsa con Sante Pellegrino fondatore di www.workatwallstreet.it

Aspettative Elevate? Analisi dei Risultati del Quarto Trimestre delle Giganti Tecnologiche e Prospettive sull’Intelligenza Artificiale

Nell’era digitale, le aspettative sono spesso più alte delle cifre stesse. L’ultima settimana ha visto Alphabet, Microsoft e Advanced Micro Devices presentare i loro risultati del quarto trimestre, rivelando interessanti sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale (IA). Sebbene i numeri principali siano stati solidi, gli investitori sembrano non essere rimasti completamente soddisfatti, dato il calo delle performance azionarie.

Microsoft ha brillato con un utile per azione di $2,93, superando il consenso degli analisti a $2,76. Alphabet ha registrato un EPS di $1,64, superando leggermente le stime di $1,59. Tuttavia, le azioni delle tre giganti tecnologiche sono scivolate durante le contrattazioni di mercoledì: -6% per Alphabet, -3% per AMD e -1,4% per Microsoft.

Le Prospettive di AMD: Particolarmente interessante è l’evoluzione delle prospettive di Advanced Micro Devices nel settore dei chip per l’IA. La CEO Lisa Su ha annunciato che il fatturato previsto per i prodotti GPU MI300 destinati ai data center AI raggiungerà i $3,5 miliardi nel 2024, superando notevolmente la stima di $2 miliardi di soli tre mesi fa.

Nonostante questa revisione positiva, alcuni analisti si aspettavano stime ancora più elevate, fino a $8 miliardi.

L’analisi delle dichiarazioni finanziarie rivela un comune denominatore: entrambe Microsoft e Alphabet prevedono un aumento significativo dei costi di capitale.

Microsoft anticipa un “aumento sostanziale” nel trimestre attuale, mentre Alphabet prevede costi “notevolmente più elevati” nel 2024 rispetto all’anno precedente. Entrambe le aziende sottolineano che tali investimenti infrastrutturali sono guidati dalla crescente domanda di IA.

A confermare la continua corsa all’IA, Super Micro ha superato le aspettative, aumentando le previsioni di ricavi per l’intero anno del 40%. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato che la domanda di GPU per l’IA supera ancora l’offerta, prospettando un “anno enorme” nel 2024. Anche Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha annunciato ambiziosi piani, con 350.000 GPU Nvidia H100 entro la fine dell’anno.

Nonostante le oscillazioni giornaliere delle azioni, la spesa in intelligenza artificiale continua a crescere rapidamente. La convinzione delle aziende nel futuro della domanda di IA è evidente, e i segnali positivi provenienti da Super Micro, Nvidia e Meta indicano una tendenza al rialzo. La vera sfida per gli investitori è guardare oltre i movimenti immediati delle azioni e concentrarsi sulle prospettive a lungo termine in questo dinamico settore tecnologico.

Disclaimer:
Le analisi tecniche di Sante Pellegrino e WorkatWallStreet sono puramente informative e didattiche, non costituiscono consulenza finanziaria né sollecitazione all’investimento. Ogni decisione di agire è responsabilità esclusiva del lettore. Decliniamo ogni responsabilità per eventuali perdite o danni derivanti dall’uso delle informazioni fornite. Si consiglia di consultare un consulente finanziario prima di prendere decisioni di investimento. Le opinioni espresse possono variare nel tempo, e ci riserviamo il diritto di modificare o interrompere le informazioni senza preavviso.

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