Borsa 3 luglio: BTP, Nikkei e risiko bancario sotto la lente

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Borsa, 3 luglio 2025 giornata densa di eventi sui mercati globali, con un’elevata volatilità e segnali contrastanti che richiedono un’attenta analisi.

Dal fronte macroeconomico statunitense ai movimenti sui titoli di stato europei, fino al fermento nel settore bancario italiano, i mercati offrono sia rischi che concrete opportunità.

Borsa non farm payroll

Lavoro USA e Spread BTp-Bund: I Riflettori puntati sulla Fed e sulla Stabilità Europea

L’attenzione dei mercati è oggi catalizzata dal rapporto Non-Farm Payroll di giugno 2025 negli Stati Uniti.

Gli analisti prevedono un incremento di 110.000 nuovi posti di lavoro, un dato in rallentamento rispetto ai 139.000 di maggio. Il tasso di disoccupazione potrebbe salire al 4,3% dal precedente 4,2%.

Un risultato inferiore alle attese rafforzerebbe le aspettative di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, con una probabilità del 27% già a luglio e un consenso unanime (100%) per settembre.

Queste proiezioni sono cruciali per delineare le future politiche monetarie globali.

Contemporaneamente, in Europa, il BTp decennale apre al 3,52% (in calo dal 3,54%), portando lo spread BTp-Bund a 91 punti base.

Questo valore si avvicina al minimo storico di 88 punti toccato il 1° luglio 2025, il livello più basso dal 2010. Tale segnale di stabilità attira gli investitori in cerca di rendimenti solidi, ma impone anche di monitorare attentamente le mosse della Banca Centrale Europea (BCE). Le minute dell’ultimo consiglio direttivo, attese per le 13:30, forniranno ulteriori indicazioni sulla postura monetaria dell’Eurozona.

Borsa Giappone: Nikkei in Flessione e Mercati Asiatici a Macchia di Leopardo

In Asia, la giornata si chiude con andamenti eterogenei. Il Nikkei di Tokyo registra la terza flessione consecutiva, chiudendo in ribasso dello 0,06% a 39.785,90 punti, mentre il Topix guadagna un modesto 0,10% a 2.828,99 punti. A pesare sul sentiment è l’incertezza sulle tariffe commerciali USA-Giappone, in vista delle elezioni della camera alta giapponese del 20 luglio.

Un’eccezione positiva è la Borsa di Ho Chi Minh City, che brilla dopo l’accordo USA-Vietnam sui dazi, ridotti al 20% dal precedente 46%. Di contro, Hong Kong cede terreno, mentre Seul avanza. Sul fronte dei PMI, il PMI terziario giapponese sale a 51,7 punti (da 51), sostenuto da nuovi ordini e occupazione, e il PMI composito a 51,5 punti (da 50,2). In Cina, il Caixin PMI terziario rallenta a 50,6 punti (da 51,1), pur rimanendo in territorio di espansione.

Borsa: Piazza Affari Milano

A Piazza Affari, il Ftse Mib apre a 39.718 punti (-0,17%), in controtendenza rispetto ai principali indici europei: Francoforte (+0,36%), Londra (+0,47%) e Parigi (+0,35%) mostrano un’intonazione rialzista. Le vendite colpiscono in particolare Iveco (-1,68% a 16,43 euro) e Unicredit (-0,95% a 56,19 euro).

Risiko Bancario Italiano: Fusioni e Acquisizioni Accendono Nuove Opportunità a Milano

Il settore bancario italiano è un vero e proprio epicentro di fermento, con movimenti che potrebbero ridisegnare la mappa finanziaria europea. Unicredit prosegue con determinazione nel dossier Commerzbank, inviando lettere al cancelliere tedesco Friedrich Merz per accelerare una fusione che, nonostante le resistenze politiche, promette di creare un colosso bancario transnazionale.

Parallelamente, Bper avanza nell’acquisizione della Banca Popolare di Sondrio. L’operazione ha ottenuto l’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che ha imposto la cessione di sei filiali entro dieci mesi. Tuttavia, il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Sondrio ha espresso perplessità, ritenendo l’offerta non pienamente rappresentativa del valore strategico dell’istituto.

Nel frattempo, la famiglia Gavio ha effettuato significative movimentazioni su Mediobanca. La holding Aurelia ha venduto 650.000 azioni Mediobanca a 18,6998 euro (per un controvalore di 12,15 milioni di euro), mentre Beniamino Gavio ha ceduto 207.057 azioni a 18,7087 euro (per 3,87 milioni di euro) il 2 luglio. Queste cessioni rientrano nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) di MPS su Mediobanca. Attualmente, Aurelia e Beniamino detengono rispettivamente il 2,3% delle azioni (0,27% del capitale sociale), e Marcello Gavio lo 0,34% (0,04%). Questi movimenti rendono MPS e Mediobanca titoli da monitorare con particolare attenzione in un contesto di crescente consolidamento.

Cavalcare la Volatilità del Ftse Mib e i Dati Macro

Il Ftse Mib future (scadenza settembre 2025) si attesta a 39.575 punti, dopo aver testato i 39.900. Per la giornata odierna, la strategia intraday suggerisce di considerare posizioni long su correzioni verso i 39.660 punti, con target individuati a 39.750, 39.830 e nella zona 39.900-39.920. Uno stop loss prudente è fissato a 39.575 punti. Un cedimento al di sotto della soglia dei 38.850-38.800 punti segnalerebbe l’innesco di un trend ribassista, mentre un breakout deciso sopra i 40.700 punti aprirebbe a scenari rialzisti significativi.

Sul fronte macroeconomico, l’euro si mantiene stabile a 1,1792 dollari, in attesa della pubblicazione dei PMI servizi (50 punti) e PMI composito (50,2 punti) dell’Eurozona. Dagli USA, oltre ai già citati Non-Farm Payroll, arriveranno i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione (precedente: 236.000), la bilancia commerciale (precedente: -61,6 miliardi di dollari) e l’ISM non manifatturiero (precedente: 49,9 punti). Le minute della BCE potrebbero confermare l’attesa di un taglio dei tassi sui depositi al 1,75% entro dicembre. Agite con strategia, monitorando costantemente dati e livelli tecnici per cogliere le migliori opportunità.

A Milano, l’attenzione resta alta su titoli come MPS, Mediobanca, Eni, STM, Stellantis e Il Sole 24 Ore. L’operazione di Confindustria sul quotidiano finanziario, con il raggiungimento del 95,7% del capitale sociale e il delisting delle azioni residue, testimonia il consolidamento in atto in diversi settori del mercato italiano. Restate informati su queste dinamiche per trasformare i rischi in opportunità concrete.

Dazi e Consolidamenti: Le Dinamiche Geopolitiche e Industriali

L’accordo USA-Vietnam sui dazi al 20% ha galvanizzato Wall Street, spingendola a nuovi massimi il 2 luglio. Tuttavia, gli effetti a catena di tale intesa potrebbero estendersi, influenzando l’Europa e il Giappone. La politica commerciale resta un fattore critico, come dimostra anche il “Big Beautiful Bill” di Trump, bloccato alla Camera e con un potenziale impatto di 3.300 miliardi di dollari sul debito USA, aggiungendo ulteriore incertezza.

Il 3 luglio 2025 si configura come una giornata cruciale, un vero e proprio crocevia di opportunità e sfide per gli investitori. Dai dati chiave sul mercato del lavoro statunitense alle dinamiche dello spread BTp-Bund, dall’andamento del Nikkei al risiko bancario italiano, ogni segnale merita la massima attenzione.

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