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Mario DRAGHI a fine mandato BCE la sua storia.

Last updated on 1 December 2021

Mario DRAGHI, il più attivo dei precedenti Presidenti della BCE termina così il suo mandato.

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Mario DRAGHI in politica monetaria ha svolto un ruolo fondamentale a salvaguardia dell’intera Eurozona.

Famosa la frase che lo ha reso celebre e caratterizzato per la sua determinazione: “Whatever it takes”.

Mario Draghi ha guidato la BCE dal 2011 nel pieno della crisi dei debiti sovrani, ma da allora sino ad oggi dopo otto anni  le sue azioni si sono rivelate decisive per l’economia dell’Europa.

Un italiano semplice ma alquanto innovativo per tutta la politica monetaria europea con il board della BCE diviso tra falchi e colombe.

fonte oggi

Passerà alla storia quando a Londra pronunciò la frase che lo caratterizzò per la sua determinazione :

“Whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough”

“La Bce è pronta a fare “whatever it takes”, qualunque cosa serva per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza”.

Le operazioni più importanti

il Piano di Rifinanziamento a lungo termine LTRO per sostenere la liquidità delle banche

il taglio dei tassi d’interesse fino a portarli in negativo, per sostenere una politica monetaria accomodante

il Meccanismo europeo di stabilità (ESM) il famoso “Fondo salva-Stati”

il famoso Quantitative easing, attraverso il quale l’Eurotower riacquista i titoli di Stato in pancia alle banche immettendo liquidità da destinare al finanziamento di famiglie e imprese.

“E’ davanti agli occhi di tutti che ora è il momento di più Europa, non meno,  noi europei dobbiamo prendere il nostro destino nelle nostre mani”.

Con questo saluto carica i suoi successori e saluta i suoi collaboratori tutti che lo ascoltano assieme ai capi di Stato e di governo.

Lasciare la BCE è più facile, sapendo che “è in buone mani” afferma DRAGHI che strizza l’occhiolino a Christine LAGARDE .

Non sono mancati i saluti ed i complimenti di tutti tra cui :

Il Presidente Italiano Sergio MATTARELLA :

“nel 2011 l’impatto della crisi finanziaria imponeva all’unione e alla Banca, in primo luogo, un cambio di passo. La sfida infatti era presto divenuta esistenziale: sconfiggere la percezione della possibilità, se non del rischio, di dissoluzione dello stesso eurosistema. Una possibilità, e un rischio, che oggi possiamo considerare sconfitti. Professor Draghi, caro Mario, come cittadino europeo desidero dirti grazie,”

Non sono mancati anche i complimenti di Emmanuel MACRON ed Angela MERKEL.