Cosa aspettarsi dai Mercati Finanziari settimana del 2 gennaio 2019 #rendimenti 2018

Ora Val. Impatto Evento Previsto Precedente
Giovedì 3 Gennaio 2019
10:30   GBP Indice dei direttori degli acquisti del settore costruzioni (Dic) 52,9 53,4
14:15   USD Variazione dell’occupazione non agricola (ADP) (Dic) 178K 179K
16:00   USD Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero (Dic) 57,9 59,3
da fissare   USD Vendite di nuove abitazioni (Nov) 1K 1K
Venerdì 4 Gennaio 2019
09:55   EUR Variazione della disoccupazione in Germania (Dic) -11K -16K
10:30   GBP Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (Dic) 50,8 50,4
11:00   EUR IPC (Annuale) (Dic) 1,8% 1,9%
14:30   USD Buste paga del settore non agricolo (Dic) 177K 155K
14:30   USD Tasso di disoccupazione (Dic) 3,7% 3,7%
16:15   USD Discorso del Presidente della Fed Powell   
17:00   USD Scorte di petrolio greggio -0,046M

2 gennaio 2019 si torna al lavoro, #moneyneversleep ovvero “IL DENARO NON DORME MAI” famosa frase del film #wallstreet, in effetti anche a natale e capodanno alcune piazze finanziarie son rimaste “open” di contrattazioni.

Table of Contents

Un bilancio del 2018? Il buon babbo natale avrà portato regali agli investitori? a parte le ricche cedole distribuite durante il 2018, i rendimenti delle quotazioni sono negativi!

I mercati azionari di tutto il mondo, per la cena di natale hanno servito un panettone senza zucchero, i rendimenti degli indici azionari annuali del 2018 come anticipato sono negativi, iniziamo dagli USA, l’indice Standard & Poor 500*/#sp500 chiude l’anno con un decremento di – 6.59%, mentre l’indice #nasdaq che ha lottato come un “toro scatenato” per non perdere il primato di indice al rialzo, alla fine ha dovuto cedere ad un decremento di -4.37%, infine l’indice storico #dowjones  alla pari degli indici del continente USA chiude negativo con una perdita del -5.97%.

Anche in EUROPA la situazione non è delle migliori, l’indice delle #bluechip europee #djeurostoxx ha perso nel 2018 il -14.83%, l’indice Tedesco #dax ha perso il -18.13%, mentre l’indice Italiano #ftsemib è negativo al -16.32%.

Annotazione 2019 01 02 095743

Situazione più intricata è per il mercato dei #tassi e delle #obbligazioni, analizziamo il dettaglio, in USA nonostante l’invito del presidente #trump alla #federalreservebank ed il suo presidente #powel a mantenere i tassi #fedfunds stabili, quest’ultimi sono stati rivisti a rialzo nell’ultimo #fomc di dicembre 2018, in termini di interesse il costo del denaro è aumentato del 7.06%, i rendimenti pagati sui #tnote quotavano 2.50% a inizio anno e hanno concluso l’anno al 2.67% proprio a discapito della stessa obbligazione #tnote “futures” decennale, il cui valore di quotazione è sceso da 124.30 $ circa a gennaio sino a 121 $ circa a fine dicembre 2018, in termini assoluti la quotazione ha perso l’-1.80%.

Di pari passo in EUROPA, a causa dei teatrini Italiani post elezioni 2018, il rendimento/costo di approvvigionamento (per il tramite dei BTP in asta marginale) è salito in termini assoluti del 34,86%, a discapito dei #btp quotati su #mot #extramot #eurotlx #himtf etc.che segnano una performance negativa di -6,06% #btp“futures”, situazione molto diversa in Germania che ha un costo di rendimento con un decremento in termine assoluto del -57.18% ed un guadagno sui #bund “futuresdecennali dell’1.59%.

rendimento btp

 

Tecnicamente per le casse dell’Italia lo spread tra rendimento pagato e quotazione dei #btp evidenzia ancora un costo elevato di indebitamento tramite la raccolta di danaro, il massimo del rialzo dei tassi quotati negli anni precedenti è stato del 7% negli anni 2011/2012 quindi tutto sommato i livelli di costo di indebitamento attuali no sono ancora allarmanti, bisognerà però incrementare il #pil, e perché lo spiego, è volontà palese della #bce di sostenere un’#inflazione crescente, tale decisione si basa sull’inerzia del credito bancario europeo, alcune banche europee ancora usano poco l’impiego di danaro nell’economia reale, nonostante i tassi centrali negativi ed il #quantitativeeasing.

Se il #pil si conferma negativo e l’#inflazione cresce… è molto probabile che la recessione possa affacciarsi sul nostro paese… sarà così per il 2019? Le azioni quotate non necessitano delle imponenti ricapitalizzazioni che si sono verificate durante gli anni 2011/2012 e sopratutto a differenza di allora le azioni distribuiscono utili, in quel momento storico invece non cerano cedole e utili da distribuire per la maggior parte dei titoli delle #bluechip, incrociamo le dita ed auguriamoci una #volatilità amica buon 2019 di #trading.

@santeptrader

I Contenuti disponibili su questo articolo non sono diretti in alcun modo alla sollecitazione all’acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario.
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