BCE di Lagarde e crisi Governo Conte le incognite del 2021

Christine Lagarde Giuseppe Conte
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La Bce “NON” stimola l’economia. Lagarde lascia invariati i tassi.

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Unico sforzo della Lagarde è mantenere attivo il quantitative easing “Pandemico”, un aiutino da 1850 miliardi fino a marzo 2022 ma i mercati azionari europei pensano non essere sufficienti.

DAX e FTSE MIB virano al ribasso per poi rimbalzare sul finale. Le poche azioni “NON” entusiasmano i mercati azionari che segnano minimi i breve periodo.

Ad accompagnare la discesa dei mercati azionari, in particolare del FTSE MIB di Piazza Affari, la crisi politica innescata dalle mosse azzardate di Renzi.

Renzi si dice pronto al dialogo, ma il senso del suo dialogo non è ancora chiaro. Conte lo snobba e con chiarezza passa all’azione ed al dialogo con i sindacati.

Conte
Conte

La mossa dei sindacati avviata dal premier assomiglia ad una scelta di consenso elettorale piuttosto che di pianificazione post pandemia. In videoconferenza con Landini, Furlan e Bombardieri Conte ringrazia per il contributo dato in questi mesi difficili. Nonostante la continua ricerca del consenso la continua instabilità potrebbe invogliare Mattarella a convocare le rappresentanze di partito per un “repulisti”.

A tirare le orecchie alla povera Italia le preoccupazioni europee sul Recovery fund, la inattività della Bce e le agenzie di rating tra cui Moody’s che dichiara “Sfide temibili per un governo indebolito”.

Si risveglia così lo Spread ed il delta tra Btp e Bund sale verso nuovi massimi di breve periodo.

spread btp bund
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