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L’indice della paura Vix? Sale, Nasdaq? Scende, che succede?

Il VIX, il cosiddetto indicatore della paura di Wall Street, è aumentato ma rimane ben al di sotto del suo massimo di 52 settimane intorno a 35.

“Questo non è il momento di panico”, ha detto JJ Kinahan, CEO di IG North America, una società di trading online che possiede il brokeraggio al dettaglio tastytrade. Ma questo è un “colpo d’avvertimento” perché “l’immagine sui tassi di interesse rimane poco chiara.”

L’indice SPX è sceso per tre giorni di negoziazione consecutivi, portando il calo di questo mese a quasi il 4% fino alla chiusura di martedì. Il Nasdaq Composite è diminuito del 3% ad aprile, mentre il ha registrato un calo di circa il 5%. Nel frattempo, il principale indicatore di volatilità dell’S&P 500 è aumentato leggermente nell’ultima settimana.

Il recente sell-off è in parte dovuto all’aumento dei prezzi del petrolio quest’anno, a causa delle preoccupazioni sul panorama geopolitico. Ma c’è molto altro che può rendere gli investitori timorosi: letture sull’inflazione superiori alle aspettative, picchi nei rendimenti obbligazionari a lungo termine e i commenti poco ispiratori sulle prospettive economiche del CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, della scorsa settimana.

Le tensioni in Medio Oriente hanno fatto salire l’indice di paura e avidità del mercato azionario, segnalando un aumento dell’ansia tra gli investitori.

Tuttavia, gli analisti affermano che questo non è ancora motivo per abbandonare completamente le azioni.

Calo del mercato e aumento della volatilità

L’indice S&P è sceso per tre giorni consecutivi, con un calo mensile di quasi il 4% alla chiusura di martedì. Il Nasdaq Composite è diminuito del 3% ad aprile, mentre il Dow Jones ha perso circa il 5%. L’incertezza è alimentata da diversi fattori, tra cui l’aumento dei prezzi del petrolio, le letture sull’inflazione superiori alle aspettative, i rendimenti obbligazionari a lungo termine in salita e le preoccupazioni per le prospettive economiche.

Possibili opportunità in alcuni settori

Nonostante il sell-off, alcuni analisti vedono ancora opportunità in determinati settori. Chris Senyek di Wolfe Research consiglia di prestare attenzione alle azioni dei semiconduttori analogici, come Analog Devices, NXP Semiconductors e Microchip Technology, che dovrebbero beneficiare del continuo rimbalzo dei guadagni. Altri settori interessanti includono l’intelligenza artificiale, con Corning, Honeywell e Rockwell Automation che sono considerate sottovalutate e pronte per un rialzo. Anche le azioni energetiche potrebbero trarre vantaggio dall’aumento dei prezzi del petrolio, con Halliburton, Phillips 66 e Marathon Petroleum che ricevono un rating positivo dagli analisti.

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Mantenere la calma e diversificare

Nonostante l’aumento della volatilità, il VIX, l’indice di paura di Wall Street, rimane al di sotto dei massimi storici. JJ Kinahan di IG North America consiglia agli investitori di mantenere la calma e di concentrarsi su un portafoglio diversificato di azioni blue chip. Joe Salmond di Thornburg Investment Management sottolinea l’importanza della diversificazione, soprattutto in un momento di incertezza geopolitica.

Il recente sell-off del mercato azionario è motivo di preoccupazione, ma non deve indurre gli investitori al panico. Esistono ancora opportunità in determinati settori per chi è disposto ad assumere un certo rischio. La diversificazione e un portafoglio stabile di azioni di alta qualità rimangono strategie chiave per navigare in questo periodo di volatilità del mercato.

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