Cosa succede a Wall Street ma soprattutto cosa succede al Nasdaq che al momento risulta essere l’unico indice negativo da gennaio 2021.
Il Nasdaq ha segnato definitivamente il suo massimo storico a quota 14000 punti indice?
Sono più giorni che l’indice dei titoli della nuova tecnologia è in balia di forti oscillazioni, pare che sua maestà la volatilità abbia già iniziato a preparare il terreno per il prossimo “bear” trend tanto da farci porre un quesito alquanto scomodo :
Siamo vicini ad un massimo storico per Wall Street?
Cerchiamo di analizzare, e soprattutto comprendere se davvero abbiamo oramai raggiunto i massimi storici degli indici USA, l’indice dei FAANG ha segnato quota 14000 punti ed a questo punto non ci resta che confrontare l’indice Nasdaq con i “coinquilini” di Wall Street e cioè S&P500 e DOW JONES.
Dal raffronto è facile intuire che la rotazione di acquisto dei titoli è oramai indirizzata verso gli indici più stabili di cui S&P500 e DOW JONES, una fase oramai avviata e che è dimostrata del grafico di di raffronto di seguito riportato.
Arancio Nasdaq, Blue S&P500, Celeste Dow Jones.

Gli indici della vecchia economia sono al rialzo ed in guadagno da gennaio 2021 e rispettivamente Dow Jones +6.60 % e S&P500 +4%, mentre il Nasdaq nello stesso periodo ha segnato un rendimento negativo di circa il – 2%.
A penalizzare l’indice della tecnologia, come anticipato, è la preferenze di acquisto per i titoli ciclici da parte dei Gestori, che svuotano i portafogli con i titoli Value della tecnologia per puntare su azioni dai rendimenti certi.
La rotazione settoriale mostra infatti che non solo c’è un ritorno di fiamma verso l’S&P500, ma c’è voglia di mettere i soldi al riparo con l’acquisto dei titoli del Dow Jones il quale segna i massimi assoluti storici a circa 33000 punti indice, superando di fatto con una performance superiore del 2% l’S&P500.
La scelta di Value e Growth Stocks preannuncia un imminente abbandono dei massimi appena segnati? Forse si!
In USA i timori per un rallentamento dell’economia trovano conferma grazie a diverse incognite negative tra cui l’impatto del COVID, la disoccupazione in forte crescita e non ancora stabilizzata, l’inflazione che potrebbe compromettere il potere di acquisto del dollaro e soprattutto i rendimenti dei tassi di interesse USA fortemente i crescita.
(In un precedente articolo ho scritto della correlazione tra “Rendimenti e Nasdaq” e di un pattern trading utilizzato anche da Goldman Sachs)
Il Quadro tecnico per l’indice Tech si complica, i livelli da monitorare sono orientati verso il ribasso ed i test dei Supporti nei prossimi giorni saranno di vitale importanza.
Dapprima sarà importante attendere la reazione di tutti i Trader istituzionali sul livello della Trend Line Supportiva in area 12450 – 12000 punti indice, subito dopo i Supporti statici da monitorare come obiettivo eventuale di ribasso saranno 11880 – 11480 punti futures. Solo il superamento della Resistenza di 13340 favorirebbe un allungo verso le Resistenze di area 13630 – 14024 punti futures.

Dimenticavo….speriamo che Biden non continui a complicare i rapporti internazionali con altre battute, visto che gli auguri di Putin non si sono fatti attendere … ops
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