Borse 17 giugno ’25: Wall Street ed Europa caute attesa Fed

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Borse europee caute: attesa per la FED con gli occhi puntati sui tassi USA. Piazza Affari resiste su Tenaris, pesa il calo di Saipem. Spread stabile, in calo i rendimenti.

Dopo l’euforia che ha caratterizzato la settimana scorsa, con Wall Street spinta ancora una volta dai titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale, i mercati globali si prendono una pausa di riflessione. La giornata odierna si apre all’insegna della cautela: i principali listini europei sono poco mossi, in una seduta che si preannuncia interlocutoria, mentre gli investitori aspettano nuovi segnali dalla Federal Reserve sul percorso dei tassi d’interesse.

L’attesa della Fed e il rischio della “grande indecisione”

A dominare la scena, più che i dati macro o le trimestrali, è l’attesa per i prossimi interventi pubblici di vari esponenti della Fed. Dopo la decisione della scorsa settimana di lasciare i tassi invariati, i mercati stanno lentamente ricalibrando le aspettative: il primo taglio potrebbe arrivare a settembre, ma la Fed ha avvertito che i tempi dipenderanno dall’evoluzione dell’inflazione core, ancora troppo elevata per consentire un allentamento rapido.

Molti analisti parlano di “grande indecisione”: i dati sull’economia USA mostrano resilienza, ma il rallentamento della crescita e la tenuta del mercato del lavoro rendono più complesso il compito della banca centrale. Da qui la cautela odierna: investitori alla finestra, con volumi in calo e rotazioni settoriali leggere.

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Milano stabile: Tenaris brilla, Saipem zavorra il listino

A Piazza Affari il FTSE MIB oscilla attorno alla parità, con un leggero ribasso dello 0,12% a metà seduta. Il listino è sostenuto dalla performance di Tenaris (+1,8%), premiata da una promozione da parte di Barclays, che ha alzato il giudizio sul titolo a Overweight fissando un nuovo target a 22 euro. La banca d’affari sottolinea la solidità dei fondamentali e il miglioramento del contesto del settore oil & gas.

Sul fronte opposto, ieri hanno pesato le vendite su Saipem (-2,1%) che oggi però recupera, protagonista di forti oscillazioni nelle ultime settimane. La volatilità del prezzo del petrolio e alcune prese di beneficio dopo il rally di maggio stanno penalizzando il titolo. In calo anche Nexi (-2,4%), tra i più deboli, complice l’incertezza sul futuro consolidamento nel settore dei pagamenti digitali, che appare oggi meno imminente rispetto a quanto sperato dal mercato.

Bene invece STMicroelectronics (+0,7%), sulla scia della forza del comparto semiconduttori a livello globale, ancora trainato dalle prospettive di crescita legate all’adozione dell’intelligenza artificiale nei settori industriali e automobilistici.

Europa e USA: due velocità a confronto

Anche gli altri principali listini continentali si muovono senza slanci: Francoforte cede lo 0,3%, Parigi -0,25%. Londra è leggermente positiva, sostenuta dal comparto minerario. In questo clima sospeso, gli investitori sembrano preferire l’attesa alla reazione: la direzione dei mercati si definirà solo con l’arrivo di nuovi catalizzatori.

Oltreoceano, Wall Street ha chiuso la scorsa settimana con l’S&P 500 e il Nasdaq su nuovi massimi storici, spinti da Nvidia e dai titoli AI. Tuttavia, i future sull’apertura di oggi sono leggermente negativi, a segnalare che anche negli Stati Uniti si respira prudenza. In assenza di dati macro di rilievo, l’attenzione si concentra sugli interventi pubblici dei membri della Fed, il primo dei quali è atteso già nel pomeriggio.

Operazioni Societarie e M&A

Le operazioni di mercato nelle ultime settimane includono acquisizioni significative. Un X post di @StockMKTNewz del 9 giugno 2025 ha riportato che Qualcomm ha acquisito Alphawave IP per circa 2,4 miliardi di dollari, mentre IONQ ha firmato per acquisire Oxford Ionics per 1,1 miliardi, secondo Intellizence – M&A Deals. Un altro X post di @InsideArbitrage del 16 giugno 2025 ha menzionato l’approvazione da parte del presidente Trump della fusione tra U.S. Steel e Nippon Steel. Inoltre, Apollo Global e Irth capital hanno offerto di privatizzare Papa Johns, secondo un X post di @InsideArbitrage del 12 giugno 2025.

Commodities

Le commodities principali mostrano variazioni significative. Il petrolio Brent è a 73,50 dollari al barile il 17 giugno 2025, secondo Trading Economics – Brent Crude Oil. L’oro è a 3.392,71 dollari l’oncia, secondo Trading Economics – Gold, e il gas naturale a 3,58 dollari per MMBtu, secondo Trading Economics – Natural Gas.

borse petrolio

Spread stabile, tassi in discesa: i mercati obbligazionari scommettono sul “pivot”

Sul fronte obbligazionario, i mercati restano ben ancorati alle aspettative di un allentamento monetario globale nei prossimi mesi. Lo spread tra Btp e Bund si mantiene stabile attorno a 133 punti base, con il decennale italiano al 3,92%, in calo rispetto alla scorsa settimana. La domanda di titoli di Stato resta solida, in parte per effetto delle aspettative di tagli futuri, ma anche per una ritrovata fiducia nei fondamentali dei Paesi periferici europei.

Un eventuale taglio dei tassi da parte della People’s Bank of China, atteso nella notte tra lunedì e martedì, potrebbe aggiungere ulteriore slancio al rally obbligazionario. L’economia cinese, ancora debole, ha bisogno di stimoli e Pechino sembra pronta a intervenire, seppur con misure mirate e graduali.

Per gli USA, il PIL del primo trimestre 2025 è sceso dello 0,3% a un tasso annuo, secondo U.S. Bureau of Economic Analysis. L’inflazione di maggio 2025 è al 2,4%, secondo U.S. Bureau of Labor Statistics, e i Non Farm Payrolls di maggio hanno aggiunto 139.000 posti, secondo Trading Economics – US Non Farm Payrolls.

Nell’UE, il PIL del Q1 2025 è cresciuto dello 0,6%, secondo Eurostat, con inflazione al 1,9% a maggio, secondo Trading Economics – Euro Area Inflation. In Italia, il PIL del Q1 2025 è aumentato dello 0,6%, e l’inflazione di maggio è al 1,7%, secondo Trading Economics – Italy Inflation.

Outlook FED: settimana chiave per la narrativa sui tassi

La settimana in corso sarà cruciale per capire se il mercato ha ragione a scommettere su un taglio della Fed a settembre. Non sono attesi dati economici particolarmente rilevanti, ma saranno fondamentali le parole dei membri del FOMC per chiarire il “dot plot” emerso la scorsa settimana.

La FED si riunisce il 17-18 giugno 2025, con decisione attesa il 18 giugno, secondo Federal Reserve – Meeting Calendar. La BCE ha tagliato i tassi di 25 punti base il 6 giugno 2025, portando il tasso di deposito al 2,00%, secondo ECB – Monetary Policy Decisions. La Bank of England si riunisce il 19 giugno 2025, secondo Bank of England – MPC Dates. La Bank of Japan ha mantenuto il tasso allo 0,50% nella riunione del 13-14 giugno 2025, secondo Trading Economics – Japan Interest Rate.

I rendimenti dei Treasury USA sono al 3,98% per il 2 anni, 4,04% per il 5 anni e 4,46% per il 10 anni, secondo Trading Economics – US Government Bond Yields. Il BTP italiano a 10 anni è al 3,52%, e il BUND tedesco a 10 anni al 2,53%, secondo Trading Economics – Italy Government Bond Yield e Trading Economics – Germany Government Bond Yield.

In sintesi

I mercati finanziari del 17 giugno 2025 riflettono un panorama complesso, con indici misti, attività M&A significative e decisioni delle banche centrali che potrebbero influenzare la volatilità futura. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente i dati macroeconomici e le decisioni della FED e della Bank of England nei prossimi giorni.

  • Piazza Affari in calo, con Tenaris in rialzo e Saipem in forte flessione.
  • I mercati restano prudenti in attesa di chiarimenti dalla Federal Reserve.
  • Spread e tassi in discesa: il mercato del reddito fisso scommette su un futuro pivot.
  • L’intelligenza artificiale continua a trainare l’azionario tech globale, ma i segnali di ipercomprato aumentano.

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