Banche Italiane? Analisi del FTSE Italia All Shares Banks

Settore bancario in fermento in tutta Europa ad aprire le danze è Deutsche Bank.

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In Italia si passa prima da Carige, la banca ligure cerca un partner, mentre Monte dei Paschi di Siena entro fine anno dovrà presentare alla Commissione UE una strategia nuova sopratutto a fronte dell’uscita del Ministero delle Finanze.

Nelle sale operative si vocifera di un matrimonio fra la terza e la quarta banca italiana, Banco Bpm e Ubi Banca, ma sul tavolo dei due amministratori delegati non c’e’ niente di concreto.

Torniamo in Europa e analizziamo il caso non solo di Deutsche Bank ma quello passato in sordina di Sociètè Gènèrale.

Mentre in Italia il problema Banca ha il focus sugli NPL, in Europa le Banche partono dal fallimento del modello di business adottato, di qui la necessaria ed irruenta riorganizzazione.

Infatti sia Deutsche Bank che Sociètè Gènèrale hanno avviato procedure di ristrutturazione con il fine della sopravvivenza.

L’intenzione di Deutsche Bank e’ creare una bad bank da 74 miliardi di euro e dirottare i titoli in perdita della sua Investment Bank statunitense, sembra quasi che si prosegue con al sceneggiatura del Film “The Big Short”.

Di fatto così come è stato per Sociètè Gènèrale anche Deutsche conferma la chiusura graduale delle attività di trading e ridurrà del 40% la sua attività di Investment Banking ovvero negoziazione titoli e obbligazioni.

Grande crisi per i mercati del Trading? Eppure Wall Street segna i massimi.

Intanto L’indice FTSE Italia All Shares Banks ha raggiunto un nuovo livello di resistenza, grazie alla complicità del rialzo dei giorni scorsi.

I livelli di RESISTENZA sono 8375 e 8400 punti indice.

I livelli di SUPPORTO sono 8000 e 7900 punti indices.

In caso di violazione al ribasso dei SUPPORTI le Banche dovranno mettere mano al capitale.

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